Riflettevo sul mio post precedente e sui commenti…: non è così tranquillo lavorare in una (grande) biblioteca, è invece un posto pericolosissimo!!! Lavorare tra i libri, oggi più che mai, significa avere attitudine alla resistenza: resistenza al degrado dei libri e degli edifici e resistenza soprattutto alla voglia di smantellare qualsiasi luogo che produca cultura e quindi crescita (anche economica, checché ne dica o abbia detto qualcuno)...
Ma veniamo alla ricetta. Questa volta tocca al pesce, accompagnato dalle cipolle cotte. Dal libro dal quale ho tratto la ricetta, L’enciclopedia della cucina italiana, volume dedicato al pesce, vengo a sapere che è un piatto calabrese; le cipolle da usare allora saranno quelle di Tropea. Io ho provato a farlo sia con quelle che con le cipolle bianche: devo dire che il risultato è stato in entrambi i casi soddisfacente.
Ingredienti (per 4 persone):
600 gr di sgombri
1,5 kg di cipolle, bianche o rosse2 dl di vino bianco
olio evo
Sale e pepe q.b.
Dopo aver pulito il pesce, sfilettandolo, tagliare finemente le cipolle (si piange molto) e farle appassire con un poco d’olio in una casseruola, aggiustandole di sale. Una volta diventate quasi trasparenti, trasferire le cipolle in un piatto. Nel fondo di cottura delle cipolle rosolare il pesce, sfumandolo pian piano con il vino, salare e pepare. Una volta cotto il pesce, aggiungere le cipolle e far cuocere insieme per cinque minuti.
17 commenti:
Che delizia!Adoro le cipolle!Dev'essere un secondo perfetto!Un bacione da Grecia,carina!
Le cipolle sono ottime,poi questo antico piatto,che conosco e' da buon gustaia!
Piacere di conoscerti,ho aperto un blog da poco e se ti va mi farebbe piacere una tua visita.
Gli sgombri cucinati in questo modo sono una delizia.
Davvero un secondo piatto molto gustoso.
Buona serata,Fausta
Proteggi il tuo lavoro dalle cattive contaminazioni esterne...più che puoi!!Io adoro leggere e a volte penso che se potessi fare nuove scelte mi piacerebbe lavorare in una libreria...comunque veniamo agli sgombri,direi perfetti dall'aria squisita!Brava e sempre viva il pesce!Baci.
@tutte: carissime, grazie della visita! Gli sgombri cucinati così sono stati una novità per me e non li abbandonerò. Un abbraccio a tutte
Devono essere davvero deliziosi. Anch'io sostituisco la cipolla di tropea, quando non la trovo, con cipolline bianche, di gusto più dolce.
Un ottima proposta per il pesce. L'unione sgombri-cipolle deve essere davvero stuzzicante. Mi sa che lo proverò nelle due versioni: cipolle rosse e cipolle bianche (così non scontentiamo nessuno)
Ecco! Questo sì che è un modo sfizioso per far mangiare il pesce anche "al mi marito" che non lo apprezza particolarmente...le cipolle poi io le adoro, quindi la tua ricettina cara Fra la proverò sicuramente!
Baciotti e buona giornata
Che bella ricettina, semplice ma sicuramente molto saporita e gustosa. Un bacione
@Luna: i mariti bisogna prenderli per la gola! ;-)) Vedrai che gli piacerà
@Natalia, Ann e Donatella: a tutte grazie per la visita e un abbraccio!
Che bella questa ricetta. Semplice e gustosa. Ciao
E' pericoloso si lavorare in una biblioteca...in particolare se ci sono molti libri di cucina! Bravissima, baci...
@Meris: grazie!
@Gianni: hai detto bene, eh eh...
Ma questo piatto è fantastico!!! Brava Fra!!! ;-))
gli sgombri sono la mia passione, e le cipolle pure, come vedi.....
la carabaccia è fiorentina, e Caterina de' Medici la portò in Francia quando andò sposa...ho scritto tutto nel mio post, io amo la soupe l'oignon, ma la carabaccia è fenomenale, chiedi a qualche fiorentino più grandicello...ti preannuncio una serie di piatti antichi, del rinascimento, fiorentini...un abbraccio
@Kiara: grazie!
@Tamara: aspetto con gioia le tue prossime birbonate, carissima!!!
:-))
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