lunedì 11 febbraio 2013

La ricetta (quasi) perfetta: Schiacciata fiorentina


Nel periodo appena precedente il Carnevale le vetrine dei pasticceri e dei fornai, a Firenze, si riempiono di schiacciate, il dolce tipico del momento e anche a casa se ne fanno parecchie. Non è un dolce complicato né dal sapore particolare: pochi ingredienti e molto tradizionali. Il fatto è che ognuno tenta ogni anno di riprodurre a casa la sua idea di schiacciata, quel sapore e quella consistenza che un giorno gli sono sembrati appartenere alla schiacciata perfetta. Il dilemma prima è su quale versione della torta scegliere, tradizionale –con strutto e lievito di birra– o semplificata –con olio e lievito chimico– poi quale proporzione degli ingredienti seguire per riprodurre l’idea che ha in testa. Dopo anni di prove con le ricette che via via trovavo qua e là ho fatto un esame di coscienza e sono addivenuta alla seguente conclusione: a me la ricetta tradizionale non piace. Lo strutto, se è meraviglioso nel salato, nei dolci si sente e io ho il palato rovinato da anni e anni di burro e/o olio. Inutile insistere. A me piace la schiacciata del mio fornaio ma non ho idea di come la faccia. So solo che è alta, soffice e un po’ umida all’interno.

La ricetta che ho seguito è tratta da Torte per tutte le occasioni di Maurizio di Mario: a me è sembrata che quella che più di tutti si avvicinava alla schiacciata con la quale sono cresciuta. Per me è la ricetta (quasi) perfetta.

lunedì 24 dicembre 2012

Torta di farro, ricotta e noci



Questa ricetta è stata testata…sui miei colleghi! Risultato: nessuno è morto a causa mia, anzi la torta è stata spolverata in men che non si dica, nessun effetto secondario sgradevole (almeno così pare); la propongo quindi volentieri urbi et orbi. La ricetta è tratta da Torte per tutte le occasioni di Maurizio di Mario, un librino di ricette semplici ma di sicura riuscita.

Non è per niente una torta natalizia ma ne approfitto per fare gli auguri a tutti di un Felice Natale post Maya e ante speriamo-niente-di-peggio.

martedì 20 novembre 2012

Ravioli fritti (ma anche no)



Questa è una vera propria sperimentazione, anzi chiamiamolo plagio. È un tentativo maldestro di riprodurre una cosa buonissima assaggiata durante la passata edizione di Degustibooks, dalle mani della chef Sabrina Somigli. La ricetta precisa non è stata data ma l’elencazione degli ingredienti del ripieno mi è sembrata più che sufficiente; per la pasta ho invece sfruttato la rete. Sono un’idea per un antipasto o per un aperitivo e li ho fritti in spregio alla linea, anche se, secondo me, si possono fare tranquillamente anche al forno.

Degustibooks è stata anche l’occasione per capire che non sono fatta per degustare vini (tre diversi e tutti e tre buonissimi), un sorso e buttiamo via tutto…ma come si fa a compiere un tale sacrilegio???