giovedì 31 marzo 2011

Torta ai pinoli


Di fronte alla crostata che ho pubblicato l’altra settimana il nonno, scettico, avrebbe detto: “Sì…buona…ma la prossima volta faresti una cosa più…mulino bianco?”. Con l’espressione mulino bianco intendeva una torta semplice, con uova, burro e latte, senza creme e acrobazie. Questa gli sarebbe piaciuta e forse ha fatto pure in tempo ad assaggiarla perché la ricetta è tratta da una rivista di cucina di molto tempo fa. E’ una torta piena di pinoli, che si incastrano a meraviglia nell’impasto un po’ denso e ne caratterizzano il sapore insieme a quello del burro e del latte. Non è di quelle torte che si fatica a mandar giù -vi avverto- perché è parecchio appetitosa e non necessariamente adatta solo alla colazione (nel senso che viene di mangiarla a tutte le ore…).

venerdì 25 marzo 2011

Schiacciata all'olio



…oppure focaccia o torta salata. Qui, a Firenze, è la schiacciata all’olio, molto olio… Nella vecchia vita, quella dei lavori a contratto, mi è capitato di lavorare come archivista in un paese del Chianti insieme ad una collega ed amica. Eravamo in un vecchio edificio in disuso, senza riscaldamento e pieno di polvere, dove si trovava una parte consistente dell’archivio comunale, che avevamo il compito di riordinare. Gli scorpioni che abitavano l’edificio se la ridevano di noi due, che ne eravamo terrorizzate ed anche della sicurezza sul lavoro, che con evidenza in quel luogo era un’amena barzelletta. Ma ogni mattina, verso le 11.30, d’estate, con le finestre aperte, si insinuava nella vecchia casa un tenace profumo di schiacciata, impossibile da ignorare, superiore perfino all’odore di chiuso e di polvere. Perché accanto a noi c’era un forno, un famoso forno, direi, noto in tutta la campagna circostante per la schiacciata. Per la verità c’era –ehm- anche un gelataio, altrettanto famoso per uno strepitoso gelato di pistacchio e di pinoli. Ogni mattina, dunque, appena sentivamo il profumo di schiacciata, si accendeva fra noi la discussione: “oggi schiacciata o gelato???”. Un dilemma angoscioso. Spesso vinceva la schiacciata; altrettanto spesso –ehm- a fine giornata ci scappava anche il gelato. Avevamo bisogno di gratificazioni immediate e ci dovevamo fare coraggio per –addirittura!!- cambiar vita. A cambiar vita ci siamo riuscite, quindi la schiacciata fa bene e anche il gelato. Alla faccia della linea!
La ricetta della schiacciata è quella di Luisa, che me l’ha insegnata in un corso di panificazione che ho frequentato di recente. Ne viene parecchia (due teglie da 45 cm di larghezza) ma vi assicuro che non dura molto. E’ fatta con il metodo della biga, che deve riposare per 15/18 ore, quindi occorre pianificare bene i tempi di esecuzione.

lunedì 21 marzo 2011

Crostata con croccante di noci macadamia


Le noci dovevano essere pecan, non macadamia ma qualche volta è necessario piegarsi a quello che si trova al supermercato. Questo non è l’unico tradimento della bella -a mio avviso- ricetta di Paul A. Young nel suo libro Avventure al cioccolato. Young, che ama accostare al cioccolato ingredienti decisamente fuori dalla tradizione,  prevede l’aggiunta del sale di Maldon al cioccolato del ripieno e al croccante. Io quel particolare sale non l’ho trovato e dopo molto riflettere davanti allo scaffale dei sali fighetti di un negozio specializzato a Firenze, non sapendone proprio niente di sali, ho scelto il fior di sale della Camargue. Boh! Poi, con mano tremante e cuore pauroso, a casa, ho pesato il sale e l’ho versato nella sublime cioccolatina di una marca da veri intenditori (eh eh…), sperando di non far danno. Poi ho assaggiato: niente male! Una delle mie cavie da assaggio ha detto, non sapendo del sale, che c’era una nota di piccantino proprio buona; un’altra cavia si è lamentata del fatto che la farcia era troppo dolce. Le altre cavie hanno mangiato e basta. Questo vuol dire, se ce ne fosse bisogno, che il gusto è veramente una faccenda personale. E, preciserei, nessuna cavia è rimasta uccisa nel corso di questo esperimento…

venerdì 18 marzo 2011

Frittelle di riso


165.000 occorrenze. Se si cerca “frittelle di riso su Google questo è il numero dei risultati. Da oggi ci sarà un risultato in più, il mio, con il rischio di suscitare un sonoro sbadiglio nell’ipotetico lettore. Ma a me piacciono molto e rappresentano per la mia famiglia un vero rito del mese di marzo. Quando ero una pulzella, preparare e mangiare quei dolci che si fanno per determinate ricorrenze, mi sembrava un’abitudine vecchia e polverosa. Ora che cammino a grandi passi verso la maturità riscopro invece la bellezza dell’attesa di questi appuntamenti annuali. La potenza delle prime rughette intorno agli occhi!!!
La ricetta che propongo è quella che si fa comunemente a casa mia, caratterizzata dalla più completa assenza di farina. Per il resto, immagino sia uguale a mille altre ma, come si dice, “in cucina nessuno inventa niente”. Tiè!

domenica 13 marzo 2011

Sardelle piccanti alla maniera di Petronilla


Per la verità volevo iniziare l’avventura del blog con un post dal libro che contribuisce al suo nome, ma mi sono lasciata tentare dalla torta ipercalorica. Il libriccino delle ricette di Petronilla, datato 1943, l’ho sempre visto in casa di mia nonna , pieno di fogliettini con la sua scrittura, aggiunti nel tempo. L’ho ereditato io, questo libriccino ed è rimasto per parecchio tempo a prendere polvere sullo scaffale. Mi ricordavo del tono colloquiale dell’autrice, dell’amica Damia e della cognata buona a complicar le ricette ma sinceramente non ero rimasta colpita da nessuna ricetta in particolare. L’ho risfogliato ora mentre pensavo al nome del blog e all’immagine da mettere nell’intestazione e mi sono imbattuta in questa ricettina, che Petronilla scrive di aver eseguito d’estate, al mare con i figlioli. Ehm…adesso non è ancora estate, anzi non è ancora primavera…ma…andrà bene lo stesso, vero?

mercoledì 9 marzo 2011

Cheese cake al burro di arachidi



Eccomi al primo post del mio blog nuovo di zecca. Ho deciso di iniziare da una ricetta con colesterolo a mille, una ricetta programmatica, in qualche modo, tanto per far capire che questa non sarà una raccolta di ricette dietetiche, almeno non sempre. Declino quindi ogni responsabilità se nel corso del tempo pubblicherò una ricettina leggera a base di carotine!
La ricetta di questa torta è tratta dal sito The joy of baking, con qualche mio aggiustamento: che il burro non è salato io l’ho dato per scontato nell’elencare gli ingredienti, così come ho arrotondato o specificato meglio i pesi che nella ricetta originale sono un po’ bizzarri.