giovedì 20 ottobre 2011

Torta Cappuccino



Evviva, finalmente una torta!!! Un po’ frescolina ma tutto sommato si porta bene su tutto: il gusto del caffè, se piace, va bene per l’estate come per l’autunno. La ricetta è tratta da Dolci. Manuale pratico di pasticceria di Giovanni Pina, che mi sto applicando a conoscere e apprezzare. In genere Pina consiglia dosi per due torte da 22 cm di diametro; io invece ho interpretato e ho fatto una torta da 26 cm. Ho seguito le sue dosi per il pan di Spagna, anche se ne è avanzato (ma non buttato!) e per la salsa al caffè; ho invece preferito dimezzare le dosi della crema.

Con questo dolce partecipo al contest di Dolci ricette dedicato alla cucina dei 7 peccati. Scelgo la categoria ira perché è il peccato che ho commesso quando ho versato la salsa al caffè troppo calda sulla crema, che ha iniziato a sciogliersi, la fellona, e a mescolarsi con la salsa…


lunedì 10 ottobre 2011

Pastasciutta letteraria: le pennette di Marco Malvaldi


Un primo per la prima volta sul blog! Non sono un’appassionata di primi. Non che non mi piaccia la pasta, naturalmente: anche io sono stata allevata a pastasciutta da piccina! Però da grande non provo nessun brivido a cucinarla. Mi sembra –culinariamente parlando- un prodotto a bassa tecnologia, ecco. Questa volta invece non ho esitato a preparare questa pasta. Il primo motivo è stato la voglia di rifare una ricetta trovata in un libro molto piacevole: Il re dei giochi di Marco Malvaldi. Si tratta di un giallo ambientato e parlato in Toscana, condito dallo humor intelligente del suo autore. Il protagonista, a un certo punto del libro, si mette a preparare una pasta con caprino, pere Decana del Comizio e pesce spada affumicato, senza mancare di commentare gli ingredienti –“Chissà poi perché ‘spada’ e non ‘pesce spada’. Hanno paura che uno capisca?”- e di raccontare un gustoso dialogo con l’ortolano a proposito delle misteriose pere Decana del Comizio. Eh, sì, il secondo motivo di questa modesta impresa culinaria sono proprio loro, le pere. In genere non mi provocano incontenibile entusiasmo ma siccome ce ne sono tanti tipi e queste non le avevo mai sentite, ho pensato che valesse la pena aspettare che iniziasse la loro stagione (da metà settembre) e poi cercarle.

Ritornando al libro e al suo autore, ho il sospetto che in ogni suo libro semini una ricetta. Così è stato in Odore di Chiuso (il polpettone zingaro) e così in questo. Aspetto di leggere il terzo senza fare a meno di pensare alla vecchia Agatha Christie che diceva che “una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze sono due coincidenze ma tre coincidenze sono un indizio”…