lunedì 11 febbraio 2013

La ricetta (quasi) perfetta: Schiacciata fiorentina


Nel periodo appena precedente il Carnevale le vetrine dei pasticceri e dei fornai, a Firenze, si riempiono di schiacciate, il dolce tipico del momento e anche a casa se ne fanno parecchie. Non è un dolce complicato né dal sapore particolare: pochi ingredienti e molto tradizionali. Il fatto è che ognuno tenta ogni anno di riprodurre a casa la sua idea di schiacciata, quel sapore e quella consistenza che un giorno gli sono sembrati appartenere alla schiacciata perfetta. Il dilemma prima è su quale versione della torta scegliere, tradizionale –con strutto e lievito di birra– o semplificata –con olio e lievito chimico– poi quale proporzione degli ingredienti seguire per riprodurre l’idea che ha in testa. Dopo anni di prove con le ricette che via via trovavo qua e là ho fatto un esame di coscienza e sono addivenuta alla seguente conclusione: a me la ricetta tradizionale non piace. Lo strutto, se è meraviglioso nel salato, nei dolci si sente e io ho il palato rovinato da anni e anni di burro e/o olio. Inutile insistere. A me piace la schiacciata del mio fornaio ma non ho idea di come la faccia. So solo che è alta, soffice e un po’ umida all’interno.

La ricetta che ho seguito è tratta da Torte per tutte le occasioni di Maurizio di Mario: a me è sembrata che quella che più di tutti si avvicinava alla schiacciata con la quale sono cresciuta. Per me è la ricetta (quasi) perfetta.