lunedì 4 aprile 2011

Pane irlandese - Irish soda bread


Sono stata in Irlanda a 16 anni, cioè venti-parecchi anni fa, a fare una classica vacanza-studio e non ricordo di aver mai assaggiato l’Irish soda bread, il caratteristico pane irlandese. Di quel breve periodo ricordo comunque un’esperienza gastronomica che si rivelò scioccante: ho mangiato la mia prima pizza surgelata!!! La famiglia che mi ospitava me la propose, una sera, e io rimasi sconcertata perché mi sembrava incredibile che si vendessero pizze già pronte congelate invece di farsele da soli. In seguito le pizze surgelate le hanno introdotte anche da noi e sono circolate anche da casa mia, in nome del “far presto” e della globalizzazione, fino a tornare alla vecchia (e sana) abitudine di impastare un po’ d’acqua e di farina, stendere il pomodoro e che ci vuole.
Tornando alla ricetta, questa è tratta dal libro di Jeffrey Hamelman, Bread. A Baker’s Book of Techniques and Recipes. Si tratta di un pane velocissimo da fare ma necessita di fabbricarsi da soli alcuni fondamentali ingredienti, ovvero la farina e il latticello (il siero che risulta dalla lavorazione del burro). Entrambi sono comunemente venduti in Irlanda ma non nel resto dell’orbe terracqueo. Per la farina, Hamelman consiglia una miscela di farina integrale, farina 00 e di germe di grano a scaglie, mentre per il latticello….occorre farsi da soli il burro! L’operazione è assai facile: basta montare la panna e non fermarsi fino a che questa, appunto, non diventa burro. La tentazione di bloccarsi a metà dell’opera, quando la panna è bella soffice, e affondarci un dito è fortissima ma basta ripetersi come un mantra ossessivo: “non lo devo fare! non lo devo fare!” e ricordarsi dell’imminente prova costume. Attenzione perché il burro si agglomera improvvisamente alle fruste e il latticello schizza felice per ogni dove, se non ci si ferma in tempo. Sulla base della mia esperienza, con un litro di panna si ricavano circa 400 gr di burro e 500 gr di latticello. Il lievito usato è il bicarbonato di sodio e un pizzico di lievito per dolci, che, come sapete, si attivano da subito, non appena entrano in contatto con l’impasto: evitare quindi di fare giratine prima di infornare. Un’ultima considerazione: le misure sono un po’ stranine perché sono direttamente convertite dal sistema anglosassone seguito nel libro.

Ingredienti (per una pagnotta da 500 gr circa):

150 gr di farina 00
75 gr di farina integrale
75 gr di germe di grano a scaglie
11 gr di latte in polvere
3 gr di zucchero
4 gr di sale
3,5 gr di bicarbonato di sodio
1 gr di lievito per dolci (appena la punta di un cucchiaino)
262 gr di latticello (circa 250 ml)

Come si procede:

Miscelare insieme in una ciotola le farine e il germe di grano; aggiungere il latte in polvere, lo zucchero e il sale, mescolando il tutto. Versare il latticello e incorporare il lievito e il bicarbonato. L’impasto ottenuto deve essere umido ma, ovviamente, non liquido. Trasferirlo quindi su una superficie infarinata e fare velocemente una palla , che poi andrà leggermente schiacciata sulla parte superiore. Posare la pagnotta su una teglia foderata di carta da forno e con un tagliapasta  praticare sulla superficie appiattita della pagnotta due incisioni perpendicolari fra loro (nord-sud, est-ovest). La lama del tagliapasta deve affondare nell’impasto per circa l’80% della massa, senza tagliarlo (mi sarò spiegata…?).



Infornare a 245° per 10 minuti e poi abbassare la temperatura a 220° per altri 10 minuti. Per controllare la cottura della pagnotta, osservare i tagli, che nel frattempo si saranno aperti: se il pane è pronto, devono essere dorati.
È un pane da consumarsi nel giorno della preparazione –consiglia Hamelman- ed è ottimo da accompagnare al tè, anche tostato.


5 commenti:

Silvia ha detto...

Devo farti i complimenti,sei veramente brava!Mi togli una curiosità perchè ci hai messo tanto tempo a fare un blog ?
Sei veramente brava ottime ricette e foto bellissime :)

Francesca ha detto...

Silvia, mi confondi! Ti ringrazio moltissimo per i complimenti ma ogni scatto venuto bene è puramente casuale e riguardo al blog...sono timida!!! ;-)

Anonimo ha detto...

Grazie per la visita che ci hai fatto...comunicazione di servizio: il latticello qui a Roma si vende nei negozi biologici!!Prova a chiedere...così la panna la puoi aggredire sul più bello:-))Ti sosteniamo!Ciao!

Francesca ha detto...

Grazie a voi, amichecuoche e grazie anche per il sostegno! Proverò nei negozi bio qui di Firenze, non ci avevo pensato...

Chiara ha detto...

non ho mai mangiato questo tipo di pane, mi segno la ricetta perchè deve essere buonissimo! Buon we, un bacione...