domenica 13 marzo 2011

Sardelle piccanti alla maniera di Petronilla


Per la verità volevo iniziare l’avventura del blog con un post dal libro che contribuisce al suo nome, ma mi sono lasciata tentare dalla torta ipercalorica. Il libriccino delle ricette di Petronilla, datato 1943, l’ho sempre visto in casa di mia nonna , pieno di fogliettini con la sua scrittura, aggiunti nel tempo. L’ho ereditato io, questo libriccino ed è rimasto per parecchio tempo a prendere polvere sullo scaffale. Mi ricordavo del tono colloquiale dell’autrice, dell’amica Damia e della cognata buona a complicar le ricette ma sinceramente non ero rimasta colpita da nessuna ricetta in particolare. L’ho risfogliato ora mentre pensavo al nome del blog e all’immagine da mettere nell’intestazione e mi sono imbattuta in questa ricettina, che Petronilla scrive di aver eseguito d’estate, al mare con i figlioli. Ehm…adesso non è ancora estate, anzi non è ancora primavera…ma…andrà bene lo stesso, vero?

Ingredienti (per 3 persone):
600 gr sarde
100 gr acciughe sott’olio
succo di un limone
4 cucchiai d’ olio EVO
1 cucchiaino di senape in polvere
1 pizzico di pepe
1 pizzico di origano
1 cucchiaio di prezzemolo tritato

pangrattato q.b.
1 uovo

Come si procede:
Pulire le sarde e passarle sotto l’acqua corrente; asciugarle e disporle aperte in una teglia


Preparare la marinata con il succo di limone, l’olio, la senape, il pepe, l’origano e le acciuge tritate; aggiungere da ultimo il prezzemolo


Versare la marinata sulle sarde e lasciar riposare il pesce in frigo per qualche ora. Il tempo di passare  una mattinata al mare per Petronilla, per me circa 3 ore in casa, sigh!


Passato questo tempo, passare ogni sarda, sporca della marinatura, nell’uovo e poi nel pangrattato. Friggere infine in olio di semi bollente.

8 commenti:

  1. Ciao Francesca fantastico il tuo blog,lo seguirò con molto piacere.
    Un abbraccio
    Silvia

    RispondiElimina
  2. Buongiorno Francesca e ben arrivata!
    Sai che il libro di Petronilla ce l'ho anch'io?! L'ho scovato da mia madre che giaceva dimenticato... e così me lo sono preso!
    A presto!

    P.S.: Grazie per avermi inserito nella blog-roll!

    RispondiElimina
  3. @Silvia: grazie, sei carinissima!!

    @Nanni: figurati, iniserirti tra i preferiti è stato un grandissimo piacere! vediamo se Petronilla ispira anche te...

    un abbraccio a entrambi

    RispondiElimina
  4. Buone buone buoneeee!!!
    Hai davvero un bel blog, ricette interessanti e belle foto!
    Ti seguo....
    Ciao,
    Sara

    RispondiElimina
  5. @Sara: grazie anche a te ma anche tu non scherzi quanto a ricette!!! ....e poi complimenti per le pietre decorate: sei bravissima!!!

    RispondiElimina
  6. Già mi piace la ricetta e poi la sua storia, la rende ancora più preziosa. Grazie!

    RispondiElimina
  7. Mi sembra un buonissimo inizio. Proverò a farle. Io in casa ho un Artusi tutto postillato e interfoliato dalla mia nonna, mamma e zie e un quaderno con le loro scritture per le varie ricette, che mi fanno ripensare e ricordare profumi e sapori. Brava

    RispondiElimina
  8. @Edda: grazie a te per esserti soffermata da queste parti!

    @Paola:spesso in casa ci sono dei tesori che aspettano solo di essere scoperti... Grazie e a presto!

    RispondiElimina